Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale 2019
Progetti Obiettivo di PSN anno 2019 di cui all’Accordo Stato-Regioni rep. atti n. 191/CSR del 28 novembre 2019
Linea progettuale 4 – Piano Nazionale Prevenzione e supporto al Piano Nazionale Prevenzione

 

Titolo del progetto: “Le fermate della salute”

 

Descrizione dell’intervento di attuazione

 

Fabbisogno

 

L’infiammazione cronica e il relativo coinvolgimento dell’inflammasoma rappresentano la causa scatenante di numerose patologie, spesso correlate tra loro. In questo contesto si inseriscono l’obesità, il diabete e il cancro i cui fattori di rischio, fumo, abitudini alimentari, sedentarietà, abuso di alcol, esposizione a inquinanti ambientali si associano tutti nello sviluppo di ciascuna di queste patologie e possono essere combattuti grazie al coinvolgimento attivo della popolazione in programmi di informazione e sensibilizzazione. Tali fattori di rischio possono causare modificazioni epigenetiche che a cascata si riflettono su un’alterata espressione di geni coinvolti nello sviluppo e progressione dei tumori.

Task: Sensibilizzazione favorente l’adesione allo screening

La prevenzione secondaria si traduce nell’offerta attiva degli screening per la diagnosi precoce, la presa in carico del paziente al fine di ridurre l’invasività degli interventi, la mortalità e migliorare la qualità della vita. In questo ambito c’è la necessità di migliorare l’adesione dei pazienti ai programmi di screening. Il web potrebbe offrire la possibilità di educare i cittadini verso una maggior cura di se stessi predisponendo dei programmi informativi per favorire l’adesione allo screening tumorale, a fianco o in alternativa ai metodi tradizionali.

Gli ultimi dati epidemiologici raccolti dall’AIOM e dall’AIRTUM relativi all’anno 2019 hanno evidenziato come tra le donne la neoplasia più frequente è rappresentata dal carcinoma mammario (30% delle diagnosi di tumore).

Circa il 90% dei carcinomi della mammella sono tumori sporadici, dovuti all’accumulo di mutazioni genetiche e modificazioni epigenetiche insorte durante la vita adulta dell’individuo. Il restante 5-7% dei tumori della mammella invece risulta essere legato a fattori ereditari quali la mutazione a carico di due geni BRCA 1 e BRCA 2. Attualmente lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario è rivolto unicamente a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni. Tale programma di screening, promosso durante gli anni 90 e basato sull’esame radiologico della mammella, è stato ben recepito a livello Nazionale e Regionale ed ha contribuito al miglioramento del management diagnostico e clinico di questa patologia. Le donne in età compresa tra 40-49 e le over 69 non vengono raggiunte da programmi specifici pertanto non è raro trovare proprio in queste fasce d’età tumori della mammella in stadio piu’ avanzato. La regione Emilia Romagna ha esteso i programmi di screening alla fascia di età 45-49 e 69-75. Il progetto prevede infatti di estendere lo screening anche a queste fasce di età considerando che una percentuale pari al 30% dei tumori mammari è proprio identificata nell’under 50. Pertanto si ha la necessità di estendere le indagini diagnostiche ad una più ampia fascia di popolazione e di promuovere l’adesione delle donne ai programmi preventivi attualmente disponibili, azione necessaria in quanto spesso le donne dopo la prima o la seconda mammografia negativa smettono di effettuare i controlli periodici.

Task: Percorsi innovativi di cura: alimentazione e attività fisica

La prevenzione terziaria interviene quando il paziente ha sviluppato il cancro attraverso diversi piani d’azione: la cura, la riabilitazione fisica e psichica, il reinserimento sociale e occupazionale e l’assistenza domiciliare del malato oncologico. Lo scopo inoltre è di ridurre le recidive.

Il cancro alla mammella è la seconda causa di decessi per cancro nelle donne (WCRF 2015). L’obesità, la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2 sono associati a un più alto rischio non solo di sviluppo ma anche di progressione del cancro (Giovannucci et al. 2010, Montella et al. 2015). I meccanismi patogenetici sono legati a iperinsulinemia e iperglicemia e alla loro interazione con i livelli di estrogeni (Kaaks et al. 2001, Stattin et al. 2007). Strategie volte a ridurre ampie oscillazioni della glicemia e dell’insulinemia, tra cui diete a basso indice glicemico (IG) con l’aggiunta di vitamina D e l’esercizio fisico, possono ridurre il peso corporeo e i livelli di estrogeni con conseguente riduzione della progressione del CM (Augustin et al 2001, Holick et al. 2008, Garland 2009). Su questa base, unitamente ad alcuni ricercatori dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli, il presente gruppo di lavoro ha sviluppato uno studio clinico ancora in corso con lo scopo di ridurre la recidiva del cancro al seno e quindi aumentare sopravvivenza libera da malattia attraverso un programma di stile di vita che include una dieta a basso indice glicemico, attività fisica e integrazione di vitamina D nelle donne con tumore al seno che vivono in area mediterranea.

Questa strategia di cura avrà un ruolo significativo:

  1.  nelle modificazioni epigenetiche, tra cui la metilazione genica e l’espressione dei microRNA;
  2. nella riduzione delle ampie fluttuazioni della glicemia e dell’insulina;
  3. nell’individuazione di nuovi marcatori molecolari associati alla progressione di malattia.

Dieta mediterranea a basso indice glicemico e attività fisica potrebbero diventare il binomio di cura durante la terapia standard per le donne con cancro della mammella.

 

Obiettivi

 

Su queste basi, il progetto di seguito proposto, avente come unico obiettivo la salute dell’uomo, esplora tutti i percorsi di prevenzione partendo proprio dal grembo materno fino al raggiungimento della terza età, supportando le politiche sanitarie, preventive e di promozione della salute attraverso evidenze epidemiologiche e interventi mirati. Tale percorso si potrà realizzare grazie all’intervento capitanato dall’Assessorato Regionale alla Salute, con eventuale coinvolgimento di altri Assessorati (Istruzione e Formazione, Famiglia e Politiche Sociali, Agricoltura, Ambiente) dell’Università e di Associazioni di volontariato, riconosciute in ambito nazionale e che operano nel campo.

Pertanto, gli obiettivi specifici di tale proposta, seguendo tutti i percorsi di prevenzione, saranno i seguenti:

Task: Alimentazione

Saranno formulati dei programmi di informazione integrata col supporto di figure professionali specifiche quali igienisti-epidemiologi, sociologi e psicologi per diffondere meglio il concetto della prevenzione primaria avvalendosi anche di metodi innovativi informatici. Gli argomenti da affrontare sono diversi in base all’età tuttavia in questo percorso sperimentale l’attenzione verrà focalizzata sull’Educazione alimentare e sui corretti stili di vita. Organizzazioni attive nel territorio siciliano, come volontariato, saranno coinvolte nella realizzazione di piattaforme informatiche disponibili all’interno dei principali social network al fine di diffondere in maniera efficacie e capillare il concetto dell’importanza della prevenzione oncologica fin dalla giovane età. Obiettivo di questa prima fase sarà dunque individuare e comprendere quali siano i comportamenti più a rischio e le nuove criticità in ambito nutrizionale e i risvolti a livello sociale, attivare un percorso di sensibilizzazione alla prevenzione e conoscenza presso le scuole primarie e secondarie, dando indicazioni anche alle famiglie su come affrontare le criticità derivanti da una cattiva alimentazione e giungere alla risoluzione di questa problematica molto più presente nel Sud Italia rispetto alle regioni del Nord immaginando anche la realizzazione di videoconferenze con specialisti pediatrici fruibili sulla piattaforma online.

Task: Screening

Saranno sviluppati nuovi programmi di screening oncologico destinati a giovani donne di età compresa tra 40 e i 49 anni per le quali attualmente non è prevista nessuna strategia di screening, e donne di età compresa tra i 69 e i 75 anni, ovvero donne per le quali non è più indicato l’esame mammografico da effettuare ogni due anni. Obiettivo principale di questa task è dunque quello di estendere in maniera capillare le strategie di screening basate su esami diagnostici strumentali (mammografia ed ecografia al seno) al fine di diagnosticare precocemente lesioni cancerose alla mammella in una percentuale maggiore di donne e facilitare così i percorsi terapeutici di queste donne alle quali non è riconosciuta nessuna strategia preventiva. Tali obiettivi saranno perseguiti grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale. Inoltre, da anni la LILT e l’ANDOS, che hanno nella promozione di strategie preventive secondarie una delle loro principali Mission, metteranno a disposizione i propri ambulatori, strumentazioni di avanguardia e l’esperienza. Obiettivo complementare sarà quello di potenziare l’adesione al piano di prevenzione attualmente previsto dalla regione Sicilia per le donne con età compresa tra i 50 e i 69 anni tramite la creazione di eventi pubblici informativi e giornate informative, campagne di informazione rivolte ai medici di base e grazie all’adozione di piattaforme web e la pubblicazione di spot pubblicitari e video nei principali canali social per sensibilizzare maggiormente le donne ad aderire ai programmi di screening.

Task: Prevenzione terziaria

In linea con le task precedenti, la strategia di prevenzione terziaria nel nostro progetto ha come principale obiettivo quello di ridurre il tasso di ricorrenza di tumore al seno in donne già operate per questa patologia grazie all’adozione di un programma nutrizionale basato sui dettami della dieta mediterranea, uno stile di vita sano caratterizzato dallo svolgimento di esercizio fisico moderato e la somministrazione di micro- e macro-nutrienti ad azione protettiva contro lo sviluppo o la ripresa della crescita tumorale. Tale obiettivo vuole rappresentare il naturale prosieguo del trial clinico promosso dall’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli e dall’Università di Catania in collaborazione con l’Unità di Senologia dell’Azienda Cannizzaro, rivolto proprio alle donne operate per carcinoma mammario. In particolare, i principali obiettivi saranno quelli di determinare gli effetti benefici del piano nutrizionale e fisico consigliato per quanto riguarda la riduzione dei tassi di recidiva e il conseguente aumento della sopravvivenza libera da malattia

 

Descrizione attività previste

 

Task: Sensibilizzazione favorente l’adesione allo screening

Le attività previste in questa task saranno principalmente rivolte a donne esposte a fattori di rischio o a familiarità per lo sviluppo di carcinoma mammario.

 Linea 1:

La prima linea di intervento di questa task sarà in collaborazione con i medici di medicina generale che avranno il compito di somministrare alle donne rientranti nei loro bacini di utenza un questionario che sarà utile per raccogliere informazioni anamnestiche circa esposizione ad inquinanti ambientali, presenza di familiari con patologie tumorali, e in particolare carcinoma mammario, ed eventuale predisposizione genetica. Oltre alla somministrazione del questionario a donne che non rientrano negli attuali programmi di screening, il medico di base avrà anche il compito di vigilare e indirizzare le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni a svolgere i controlli periodici previsti con cadenza biennale presso strutture ospedaliere o centri specialistici accreditati a svolgere analisi mammografiche e redigere il referto clinico. A tal proposito verranno organizzati annualmente convegni scientifici annuali al quale parteciperanno Ricercatori e Specialisti in campo oncologico e senologico per fornire dati aggiornati riguardo l’efficacia delle strategie di screening e come queste possano essere migliorate. Inoltre, grazie al supporto delle associazioni di volontariato, verranno realizzati opuscoli informativi da distribuire presso gli studi medici e gli ambulatori specialistici. Infine saranno organizzati eventi formativi ECM per la formazione specifica del personale ospedaliero per fornire un aggiornamento costante in campo medico e oncologico.

 Linea 2:

La seconda linea di intervento invece è direttamente rivolta alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni che rientrano nei protocolli di screening. Per queste donne saranno attivati degli sportelli informativi che si occuperanno di contattare periodicamente le donne che non si sono presentate alla mammografia di controllo prevista ogni due anni. Ciò consentirà di aumentare la percentuale di adesione allo screening e limitare il fenomeno dell’abbandono del programma di screening, che spesso si osserva in donne negative alle prime due o tre mammografie e che pertanto non proseguono con i controlli perché convinte di non poter sviluppare patologia anche in futuro.

 Linea 3:

La terza linea di intervento è infine rivolta alle donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni e quelle con età compresa tra i 69 e i 75 anni, sempre in collaborazione con i medici di medicina generale. Per queste donne verranno sviluppati dei questionari e degli opuscoli informativi riguardo l’alta incidenza di carcinoma mammario e l’importanza della prevenzione oncologica e della diagnosi precoce al fine di ottenere un esito positivo delle terapie chirurgiche e farmacologiche in caso di tumore al seno. Si auspica il coinvolgimento delle Breast Unit che ospiteranno sedi ambulatoriali e per la diagnostica senologica per gli esami strumentali

Inoltre, verranno realizzate pagine web dedicate per favorire la diffusione delle informazioni relative alla prevenzione primaria e secondaria dei tumori al seno e come individuare segni precoci di patologia mediante l’autopalpazione. A tal fine verranno anche utilizzati i social network e verranno realizzati video informativi e tutorial da pubblicare nel link della piattaforma da realizzare con il progetto per favorire l’ulteriore diffusione di informazioni.

Task: Alimentazione

Le azioni previste nella task sono rivolte alle donne sottoposte ad intervento chirurgico per carcinoma mammario con l’obiettivo di ridurre l’insorgenza di recidiva e migliorare l’efficacia del trattamento chemioterapico mediante la somministrazione di una dieta alimentare bilanciata a basso indice infiammatorio, svolgimento di attività fisica e supplementazione della dieta con micro e macronutrienti. Nella prima fase verrà continuato l’arruolamento di pazienti operate per tumore al seno e rispondenti a particolari criteri di inclusione ed esclusione, quali donne di età compresa tra i 30 e i 75 anni con prima diagnosi di carcinoma mammario e con patologia non metastatica. A ciascuna paziente verrà somministrato un questionario per valutare le abitudini alimentari e gli stili di vita seguiti al momento della diagnosi e a ciascuna di esse verrà poi fornito un diario alimentare e una specifica dieta da seguire. Durante la prima visita alle pazienti verranno effettuati una serie di prelievi ematici che saranno successivamente utili per valutare i principali parametri ematochimici (tra cui la valutazione dell’emoglobina glicata, indice della quantità di zuccheri assunti e metabolizzati) e per eseguire alcune indagini biomolecolari utili ad individuare nuovi marcatori diagnostici e prognostici per questo tipo di patologia. Le pazienti arruolate e che seguiranno i consigli nutrizionali forniti da un Nutrizionista oncologico esperto verranno visitate con cadenza trimestrale per valutare l’andamento dei valori ematochimici. Ciò consentirà dunque di valutare gli effetti a lungo termine attraverso controlli periodici delle pazienti al fine di stabilire l’efficacia di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano attraverso controlli periodici delle pazienti per ridurre il tasso di incidenza di recidive permettendo di stabilire inoltre il ruolo della dieta e dell’attività fisica nel regolare la glicemia e l’insulinemia e ridurre così l’insorgenza di malattie dismetaboliche correlate.

 

 

 

Risultati Attesi

Modello di realizzazione del progetto

Tutte le attività previste nella presente proposta progettuale consentiranno di ottenere importanti risultati in termini di miglioramento della salute pubblica e potenziamento delle attuali strategie di prevenzione primaria, secondaria e terziaria rivolte a individui di tutte le fasce di età, partendo dalla vita pre-natale con la formazione delle giovani mamme dando consigli utili sugli stili di vita da seguire durante il periodo di gravidanza, proseguendo poi con l’infanzia per giungere infine alla vita adulta e alla terza età dove viene posta attenzione al benessere psico-fisico e sociale dei malati oncologici lungo sopravviventi e delle loro famiglie. Inoltre, il miglioramento della salute pubblica e della qualità di vita conseguenti al potenziamento delle strategie di screening e preventive e la promozione di corretti stili di vita e abitudini alimentari consentirà di ridurre quella che è la spesa sanitaria relativa ai costosi trattamenti medici di pazienti oncologici che giungono tardivamente alla diagnosi, poiché questi pazienti necessitano di interventi terapeutici più aggressivi e prolungati comprendenti chirurgia, trattamento farmacologico, trattamento radioterapico e successivamente follow-up. Infatti, diagnosticare in maniera precoce una patologia, in particolare una patologia oncologica, si traduce in maggiori possibilità di successo terapeutico e in una riduzione complessiva dei costi per il management della patologia.

Le prime tre linee di intervento previste riguardano prevalentemente interventi di prevenzione primaria dove i principali destinatari saranno studenti delle scuole primarie e secondarie, tuttavia i risultati interesseranno in maniera più estesa anche le famiglie degli studenti, le scuole in generale, i pediatri e i medici di medicina generale.

La prima linea di intervento porterà ad una diffusione capillare dei concetti di buona salute come risultato di una corretta alimentazione e di stili di vita sani. Grazie all’integrazione di attività ludica, attività fisica, consapevolezza alimentare possiamo ritenere plausibile il raggiungimento di alcuni indicatori importanti, tra cui:

  • Miglioramento dello stato di salute e fisico dei ragazzi;
  • Ampliamento del 70% delle conoscenze alimentari e maggiore consapevolezza circa la salubrità dei cibi assunti;
  • Diminuzione dei drammatici fenomeni di obesità, infantile e adolescenziale, che come è noto in Sicilia tocca il 32,5% (dati Istat 2019) ed è tra i più alti d’Europa, e aumento del 60% dello sviluppo della consapevolezza di sé;
  • Ampia diffusione presso le famiglie degli insegnamenti ricevuti grazie all’utilizzo di piattaforme sociali

Proprio l’utilizzo di piattaforme web e di applicazioni per la raccolta dei dati, i risultati verranno monitorati in maniera più stretta e rigorosa permettendo di analizzare i dati sia dal punto di vista statistico che comparativo, ovvero valutando i risultati ottenuti nelle diverse fasce di età o valutare l’influenza che fattori ambientali, sociali e culturali possono avere per il raggiungimento dei risultati previsti.

L’obiettivo è dunque di estendere le strategie di screening per carcinoma della mammella ad una fascia di popolazione sensibilmente più ampia che va dai 40 ai 75 anni, rispetto alle donne con età compresa tra i 50 e i 69 anni attualmente uniche beneficiarie delle strategie di screening al fine di individuare le neoplasie in fase precoce (lesioni pre-cancerose o carcinoma in situ) e conseguentemente ad un miglioramento dei percorsi terapeutici per il carcinoma della mammella.

In particolare, le linee di intervento 1 e 2 consentiranno di individuare le donne non rientranti nei programmi di screening maggiormente esposte al rischio di sviluppare carcinoma mammario, soprattutto per familiarità per questa patologia. L’individuazione di soggetti a rischio sarà resa possibile grazie alla formazione specifica rivolta a medici di medicina generale e ai questionari da loro somministrati alle donne appartenenti al loro studio medico. Inoltre, queste due linee hanno l’obiettivo, come precedentemente sottolineato, di aumentare sensibilmente la percentuale di aderenza ai programmi di screening, anche per quelle donne che dopo 6-8 anni di controllo smettono di sottoporsi alla mammografia biennale.

Tutto ciò si tradurrà in una riduzione dei costi per l’intero Sistema Sanitario Nazionale che vedrà sensibilmente ridotti i tempi di ospedalizzazione e la durata dei trattamenti farmacologici grazie alla miglior esito del trattamento chirurgico e chemioterapico di lesioni alla mammella diagnosticate precocemente e di piccole dimensioni che soltanto raramente vanno incontro a recidiva.

I risultati previsti dagli interventi, al fine di ridurre il rischio di recidiva, basati sulla somministrazione di una dieta a basso indice glicemico, esercizio fisico e supplementazione di macro e micronutrienti in donne operate per carcinoma mammario, auspicando la riduzione del tasso di ricorrenza di carcinoma mammario del 50% rispetto alle donne operate per la stessa patologia che non seguono alcun regime alimentare controllato o esercizio fisico moderato. In particolare, i risultati che si otterranno contribuiranno a creare un nuovo trattamento basato su alimentazione e attività fisica di supporto alle attuali terapie standard per carcinoma mammario. Altro risultato benefico e collaterale alle attività previste per questa task sarà la riduzione dell’insorgenza di patologie legate all’alimentazione quali iperglicemia e iperinsulinemia che sovente evolvono in malattie dismetaboliche, di cui il diabete è la più rappresentativa, grazie all’adozione di una dieta basata sul consumo di alimenti a basso indice glicemico e basso indice infiammatorio.

Il progetto di attuerà attraverso la realizzazione di una piattaforma on line immaginata come un treno virtuale. La donna, opportunamente informata,

che partecipa al progetto, avrà un ticket per accedere alla fermata indicata come stazione di partenza.

Il biglietto verrà obliterato ad ogni stazione. Ogni stazione rappresenta virtualmente un esame diagnostico che verrà prenotato presso le strutture individuate per percorso salute. La donna che aderisce al progetto dovrà completare l’intero percorso virtuale con le “obliterazioni” ad ogni stazione.

Solo completando il percorso si potrà valutare, con questionari di entrata e di fine corsa da somministrare alla donna, la validità del progetto stesso e i benefici sulla salute della popolazione arruolata.

Durante il viaggio si realizzeranno video informativi, fruibili on line, attraverso webinair, chat personalizzate.

 

Tempi di attuazione:

La durata del progetto è biennale

Referente aziendale e profili aziendali coinvolti

Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania

ANDOS Catania (Associazione di volontariato)

LILT Catania (Associazione di volontariato)